I Grandi Classici: Le Ali Della Libertà
Condannato per l’omicidio
passionale della moglie infedele e dell’amante di lei, il ragioniere Andy
Dufresne viene spedito nella prigione statale di Shawshank con una condanna a
vita. Con una sceneggiatura meravigliosamente scritta, il regista e
sceneggiatore Frank Darabont mette insieme una magica odissea personale che si
snoda dal 1946 al 1967.
Andy, che continua a
professarsi innocente, lentamente supera l’inferno delle torture del sistema
carcerario mentre cerca di convincere i suoi compagni di cella a elevare il
proprio orizzonte degradato. Tra di loro c’è Red, interpretato da Morgan
Freeman, in un ruolo da non protagonista senza pari, l’ergastolano che, col
tempo, può farti avere qualunque cosa.
Lo stato d’animo attraversa
rigorosamente ogni emozione mentre l’improbabile carcerato si confronta con la
vasta gamma di folli criminali intorno a lui, scoprendo il peggio della
turbolenta vita all’interno delle triste catacombe di Shawshank. E a quel
punto, il film si fa davvero cattivo, preparandosi ai momenti più scioccanti e
violenti, Andy un genio dei numeri, viene costretto a gestire gli illeciti
amministrativi del carcere e ha così l’opportunità di realizzare il più grande
miracolo, per sé e per il finale del film.
Potrebbe aver confuso il
pubblico americano, è stato un grande flop al botteghino e ha perso tutte e
sette le candidature agli Oscar, ma da quando è uscito è sempre stato in cima
nei sondaggi sui film preferiti.
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