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Visualizzazione dei post da 2015

I Grandi Monologhi n° 35: Don Juan De Marco

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" Ci sono solo quattro domande che contano nella vita, Don Octavio. Cosa è sacro? Di cosa è fatto lo spirito? Per cosa vale la pena vivere? E per cosa vale la pena morire? La risposta a ognuna è la stessa: solo l'amore "   Don Juan De Marco

I Grandi Monologhi n°34 : Philadelphia

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"Fu in quel dolore che a me venne l'amore, una voce piena d'armonia dice: vivi ancora, io sono la vita... le lacrime tue io le raccolgo. Sto sul tuo cammino e ti sorreggo. Sorridi e spera io sono l'amore..." Andrew Beckett Philadelphia

The Revenant : tutte le immagini, trailers e curiosità sul film

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 Revenant - Redivivo è forse il film più atteso dell'anno. Il regista è Alejandro González Iñárritu, già vincitore del premio Oscar per Birdman, che ha sempre saputo farsi valere dietro la macchina da presa. I suoi film precedenti (ricordiamo Amores Perros , Babel e 21 Grammi )  hanno sempre riscontrato grandi ammirazioni da parte sia della critica che del pubblico, per non parlare dei numerosi riconosciumenti ricevuti in tutti i settori - recitazione, colonna sonora, montaggio, fotografia - durante le varie stagioni di premi. Se poi aggiungiamo un protagonista talentuoso come Leonardo DiCaprio non possiamo che essere in fibrillazione! Veniamo ora tutte le informazioni iffuciali rilasciate fino ad oggi accompagnate dalla galleria di immagini. Tom Hardy in una scena del film. L'attore ha preferito rinunciare ad una parte in Suicide Squad per partecipare a The Revenant Innanzitutto, vediamo la trama : il protagonista di The Revenant è realmente esistito . Il

I Grandi Monologhi n°33 : American History X

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"Suppongo che a questo punto dovrò dirle cos'ho imparato. La conclusione, giusto? Be', la mia conclusione è che l'odio è una palla al piede: la vita è troppo breve per passarla sempre arrabbiati. Non ne vale la pena. Derek dice che bisogna sempre terminare una tesina con una citazione, dice che c'è sempre qualcuno che ha detto una cosa nei migliore dei modi, perciò se non riesci a fare di meglio, ruba da lui e farai la tua figura. Ho scelto una citazione che penso le piaccia: "Non siamo nemici, ma amici. Non dobbiamo essere nemici. Anche se la passione può averci fatto vacillare, non deve rompere i profondi legami del nostro affetto. Le corde mistiche della memoria risuoneranno quando verranno toccate, come se a toccarle fossero i migliori angeli della nostra natura." Danny Vinyard American History X

I Grandi Classici: La Bella E La Bestia

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Un musical che annunciò il ritorno di Disney alla sua forma classica, e che divenne il primo film d’animazione a ottenere una nomination come Miglior Film agli Academy Awards. Se “La Sirenetta” era stato un indizio del fatto che Disney era di nuovo una forza con cui confrontarsi, “La bella e la bestia” è stato un annuncio roboante e possente del fatto che la casa di Walt era di nuovo tra le grandi. La chiave per realizzare questa nuova versione della classica fiaba è nel modo in cui i suoi creatori si sono avvicinati al materiale di base. Lo studio ha ingaggiato Linda Woolverton, sceneggiatrice che ha scelto di dare un taglio molto “anni 90” alla storia. Per raccontare della bella che si innamora della bestia, è stata creata Belle, un’eroina femminista molto più definita delle precedenti protagoniste femminili di Disney. La sceneggiatrice ha anche riversato le manie dei suoi ex nell’antagonista, il vanitoso Gaston. Il risultato è esilarante!!!

I Grandi Classici: Ladri Di Biciclette

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Ispirato a un romanzo di Luigi Bartolini, Ladri di biciclette è un prodotto dei suoi tempi, dove la disoccupazione, la povertà e l’impossibilità della sconfitta erano all’ordine del giorno. Tuttavia, nonostante le sue ramificazioni politiche, il suo fascino rimane tutt’ora la storia umana che ne costituisce il cuore, quella della fiera determinazione di un padre di sostenere la sua famiglia e del crollo della fiducia di un figlio nel suo eroe. Enfatizzando l’assurdità e il fatalismo della vita quotidiana, Vittorio De Sica si domanda se sia giusto applicare soluzioni moderne ai problemi della società. Il regista sottolinea continuamente l’impotenza del socialismo, mostrando il suo protagonista che viene minacciato da gente che se ne lava le mani e sfrutta la miseria del prossimo a proprio favore.  Un film che consiglio ai giovani e ai meno giovani perchè porta a riflettere anche sulla nostra epoca. 

I Grandi Classici: Precious

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Tratto dal romanzo “Push” della scrittrice e poetessa Sapphire, questo film ha molto più da dire, fin dall’inizio, della maggior parte dei piccoli film indipendenti. E anche detto questo, non c’è molto che possa prepararvi alla sua pura potenza e al suo viaggio verso l’accettazione di sé e la speranza. Lee Daniels è riuscito a mettere insieme qualcosa che non sembrava davvero possibile. Il pubblico viene subito messo alla prova con un’eroina difficile anche da guardare, tanto dolorosamente estremi sono il suo dolore, la sua disperazione ed anche la sfortuna. Ma quasi subito, si entra nella sua testa, condividendo le sue fantasie di essere la spettacolare e idolatrata star di un evento esclusivo. Si trasale alla sua cotta destinata al fallimento, al modo in cui viene maltrattata, alle dimensioni dell’odio che prova per se stessa quando si immagina come una ragazza bionda e magra. Non molto dopo, ci si ritrova pienamente identificati con lei, facendo appieno l’esperienza della sua vit

I Grandi Classici: L'Ultimo Dei Mohicani

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Il commovente e meraviglioso film di Michael Mann comprende un antico splendore nel racconto, vantandosi dei suoi grandiosi principi di eroismo e carattere, oltre che azioni roboanti. È si la storia di una guerra coloniale, con tanto di combattimenti corpo a corpo contro nativi ostili, sullo sfondo di una natura selvaggia, ma al centro c’è una commovente storia d’amore che, con tutto il suo feroce romanticismo, ci atrriva sempre come qualcosa di assolutamente autentico. Questo film riesce a vivere con successo una doppia vita. È evasione pura, eroismo tradizionale e potente. Eppure è anche realistico, con un certo tono di sfida, imbevuto di convinzioni fino all’ultimo istante. Si potrebbe definire la fantasia più realistica mai fatta. 

I Grandi Classici: Apollo 13

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Carissimi amici, eccoci di nuovo con la rubrica “I Grandi Classici”.  Oggi parliamo del film di Ron Howard “Apollo 13” . Non si possono negare la potenza e l’euforia che scorrono nel cuore di questo eccellente dramma dal taglio documentaristico in cui Ron Howard racconta l’incredibile storia dello sfortunato terzo atterraggio sulla Luna della NASA nel 1970. Tom Hanks interpreta Jim Lovell, comandante dell’Apollo 13, il cui sogno di mettere piede sulla Luna venne crudelmente spazzato via da un incidente tre giorni dopo l’inizio della missione. Un problema ai serbatoi d’ossigeno a bordo causò un’esplosione che lasciò la nave bloccata e mise i tre astronauti, Jim, Fred e Jack a rischio di non tornare a casa. Da questo intrigante materiale, Howard è riuscito a costruire una storia dinamica e angosciante, che tiene incollato allo schermo anche chi sa già come andò a finire. Il ritratto determinato e duro di Hanks è il fulcro intorno a cui orbita il resto del cast, ma questo è un fi

I Grandi Classici: Ben Hur

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In un’epoca di kolossal cinematografici, “Ben Hur” venne creato deliberatamente per essere il più grande e il migliore film di tutti. Il produttore passò cinque anni a progettare il tutto, al costo mai tentato di 15 milioni di dollari. Il film avrebbe contenuto la più costosa sequenza d’azione mai realizzata , mentre tra i suoi 300 ambienti ci sarebbe stato il set più grande mai costruito . Un altro record sarebbe stato quello dei 365 ruoli parlati, di cui 73 nei titoli. Wyler era così determinato a superare DeMille da scegliere addirittura il Mosè de “I dieci comandamenti” fatto dal regista del 1956 per interpretare il protagonista. Questo rischio è stato ripagato perchè il film è diventato uno dei maggiori incassi di sempre e ha ottenuto l’inaudito numero di 11 Oscar (raggiunto in seguito solo da Titanic e il Ritorno del Re).

I Grandi Classici: Blade Runner

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Alla World Science Fiction Collection del 1992, “Blade Runner” fu votato come terzo miglior film di fantascienza dopo Star Wars e 2001: Odissea nello spazio. Ciò che i tre titoli hanno in comune è la loro influenza. Mentre i più accaniti dibattono ardentemente sui meriti delle diverse versioni, i meno devoti traggono piacere dalla semplice visione di qualsiasi versione del film, ammirando la sorprendente potenzialità della produzione: la luce polverosa che penetra tra le veneziane, la pioggia che batte, illuminate alle spalle, i colori caleidoscopici. Questo film ha riscritto le regole della fantascienza, alterandone per sempre l’aspetto. Da vedere. 

I Grandi Classici: Urla Del Silenzio

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Il tempo non ha scalfito la potenza di questo film. Il regista, Roland Joffè, penetra gli orrori della Cambogia, quando durante il dominio di terrore di Pol Pot negli ultimi anni 70 fece conoscere la morte a tre milioni di persone. E lo fa attraverso la relazione in presa diretta del reporter americano Sydney Schanberg e della sua guida cambogiana Dith Pran. I loro sforzi personali nel portare al mondo qualche notizia sulle gratuite uccisioni dei Khmer Rossi vengono dipinte con una chiarezza brillante e sconvolgente dalla itinerante cinepresa di Joffè. Un risultato di una potenza straordinaria e probabilmente la pellicola inglese più coraggiosa finora realizzata. 

I Grandi Classici: Amores Perros

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Il film si apre nel caos, mentre Octavio e un suo amico si allontanano in macchina da un combattimento tra cani con il loro esemplare ferito sul sedile posteriore e dei nemici all’inseguimento, e poi salta indietro, avanti e lateralmente allo stesso tempo. Il meccanismo è rischioso, ma le storie individuali, che si intrecciano con realistico disordine, sono così affascinanti che non si può non seguire il film finché tutto non diventa chiaro. Non ci sono molti scontri tra cani, ma gli animali in contrasto servono a mostrare le diverse e disperate situazioni dei tre protagonisti. Girato, scritto e interpretato in modo geniale, è cinema di prima categoria, spaventoso e tenero, duro e lirico. 

I Grandi Classici: Butch Cassidy

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Per “I Grandi Classici”: Butch Cassidy (1969). Prima di diventare un saggista, alla fine degli anni '60, William Goldman vinse un Oscar per una sceneggiatura sui leggendari fuorilegge Butch e Sundance, con toni non tanto revisionisti quanto con i toni delle fotografie color seppia. La divertente sceneggiatura unisce alla storia una forte indulgenza, risultando in un Western deciso a reinventare il West non come originale, ma come desiderato dal pubblico. Paul Newman interpreta Butch, leader della famosa banda del Buco nel Muro e visionario rapinatore di banche. Robert Redford , la cui presenza è sancita dai famosissimi primi piani del regista G. R. Hill, assume la natura buona del pistolero più veloce del West, fissando dall’alto la telecamera ed esaltando, sia a livello comico che serio, la figura di Newman. Katherine Ross è raggiante come figura alle spalle, e spesso al centro, dei due fuorilegge, suscitando un interesse romantico, fisico e mentale nei nostri due eroi

London Film Festival : Speciale Suffragette

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Suffragette aprirà il London Film Festival. Noi speravamo nella sua presenza al Festival di Venezia, ma niente. Voi tutte, giovani donne, dovete andare a vedere questo film! “ Le donne non hanno un temperamento quieto o l’equilibrio mentale per avere parola nelle questioni politiche ” . Che affermazione! Se lo dicesse oggi un politico farebbe subito scandalo, ma senza poi tante conseguenze. Questa era un’affermazione del tutto normale all’inizio del Novecento quando le donne non godevano di quei diritti che oggi sembrano così ovvi. Suffragette , opera firmata da Sarah Gavron e scritta da Abi Morgan è un intenso dramma storico che racconta la storia del movimento femminista inglese nei primi anni del Novecento. Meryl Streep nei panni di Emmeline Pankhurst, idealista e caparbia, fondatrice dell’Unione Sovietica e Politica delle Donne che aveva il preciso intento di estendere al gentil sesso il diritto di voto politico. E Carey Mulligan , che interpreta Maud, una donna

I Grandi Classici: C'Era Una Volta In America

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Il film a cui più spesso viene paragonato è ovviamente Il Padrino . Hanno degli aspetti in comune: sono entrambi epici e incredibilmente lunghi. Entrambi parlano di immigrati e di come la povertà spinga verso la criminalità. Muovendosi tra gli stilemi dei gangster movie, Sergio Leone va a investigare uno degli aspetti più profondi ed enigmatici del tempo, l’identità e l’affidabilità della memoria. E lo fa con incredibile capacità tecnica. Mentre “Il Padrino” offre delle certezze e una confortante conclusione drammatica, C’era una volta in America regala un profondo mistero. Resta in mente a lungo, e i suoi significati cambiano, come un ricordo lontano o un sogno in parte dimenticato. 

I Grandi Classici: Changeling

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Clint Eastwood è americano in tutto e per tutto e i suoi ultimi lavori mostrano una somiglianza con quelli di un altro grande maestro americano, il pittore Edward Hooper. Come Hooper, Eastwood mostra un’economia di stile che sborda nel pop, pur restando fermamente classica. In questo caso, ciò che inizia come un mystery-thriller ben presto inizia a prendere dei risvolti devastanti, puntando al noir, immergendosi nell’oscurità e nell’orrore ed esplodendo in un dramma da tribunale con un climax ritmato e intenso. Riuscendo a gestire il tutto da vero professionista quale è.  Ecco un altro favoloso dramma offertoci da un uomo i cui film, in contrasto con quelli dei suoi coetanei non riescono a far altro che migliorare. Un thriller affascinante quanto adulto: Changeling.

I Grandi Classici: E.T.

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E.T. è stato per anni un progetto caro a Steven Spielberg. Il successo de “I Predatori Dell’Arca Perduta” lo aveva lanciato a Hollywood, ma per lui questo non era abbastanza. La sua acclamata favola aliena poteva essere, secondo il suo parere, un film molto più personale. È facile capire perché il regista sia così affascinato da E.T., l’archetipo amico alieno che non è solo reale ma che può usare la telecinesi, e la cui sopravvivenza dipende dall’amore e dall’empatia di un bambino, perché gli adulti sono troppo concentrati su loro stessi, troppo occupati, troppo cresciuti per accorgersi di lui. Tra i suoi tanti punti di forza, la recitazione dei tre bambini è straordinaria. Lodi assolutamente mirate sono state dedicate a Henry Thomas nei panni di Elliott, il cui legame con E.T. è talmente forte da permettergli di percepire le emozioni dell’alieno e di soffrire mentre muore. Ma anche Robert MacNaughton, nei panni del fratello maggiore Michael, si rivela un attore di talento e, ovv

I Grandi Classici: Forrest Gump

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Il viaggio incantato e incantevole della vita di un innocente gettato attraverso tre decenni di turbolenta storia moderna americana costituisce una storia originale e decisamente accattivante. Sono pochi quelli che possono negare il valore in termini di entertainment di questo film o il fascino dell’interpretazione di Tom Hanks nei panni dell’eponimo Gump. Forrest Gump ha un QI limitato ma un grande cuore, è un’anima pura e semplice che segue un percorso dritto attraverso il mondo, sempre fedele al consiglio casalingo di sua madre, la fonte della guida dei Gump, “stupido è chi lo stupido fa”, e al suo grande amore, Jenny. Nonostante una famiglia ordinaria, Forrest è destinato a giocare un ruolo fondamentale nella storia della seconda metà del XX secolo. Inizia le sue fortunate schermaglie col destino nell’infanzia, dando inconsciamente idee all’ancora sconosciuto Elvis Presley, e prosegue diventando, senza volerlo, una stella del football, un eroe di guerra e un magnate. L’avanzatis

I Grandi Classici: Grease

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La ragione per cui sono pochi i musical di successo dopo “Grease” , è che solo alcuni riescono a reggere il confronto con le memorabili scene di ballo, canto e con la grande esuberanza di questo film. È lo stile kitsh e poco aggraziato a rendere questo film così pieno di vitalità. I personaggi divertono, pur essendo lontani dai tempi della scuola, mentre cercano di tornare ai 17 anni, mentre canticchiano, dipingendo l’innocenza degli anni 50 con aria nostalgica e non troppo seria. Le canzoni a più voci pervadono il film, con numerose allusioni, nelle coreografie più energiche che una sala cinematografia abbia mai visto.  Un classico che non potete non aver visto!

I Grandi Classici: Le Ali Della Libertà

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Condannato per l’omicidio passionale della moglie infedele e dell’amante di lei, il ragioniere Andy Dufresne viene spedito nella prigione statale di Shawshank con una condanna a vita. Con una sceneggiatura meravigliosamente scritta, il regista e sceneggiatore Frank Darabont mette insieme una magica odissea personale che si snoda dal 1946 al 1967. Andy, che continua a professarsi innocente, lentamente supera l’inferno delle torture del sistema carcerario mentre cerca di convincere i suoi compagni di cella a elevare il proprio orizzonte degradato. Tra di loro c’è Red, interpretato da Morgan Freeman, in un ruolo da non protagonista senza pari, l’ergastolano che, col tempo, può farti avere qualunque cosa. Lo stato d’animo attraversa rigorosamente ogni emozione mentre l’improbabile carcerato si confronta con la vasta gamma di folli criminali intorno a lui, scoprendo il peggio della turbolenta vita all’interno delle triste catacombe di Shawshank. E a quel punto, il film si fa davvero

I Grandi Classici: Tutti Gli Uomini del Presidente

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Carissimi amici, iniziamo una nuova rubrica intitolata I Grandi Classici . Vi indicheremo i titoli che secondo Empire , la più prestigiosa rivista di cinema, hanno fatto la storia del cinema. Se avete già visto questi film, ci complimentiamo con voi! Siete dei veri cinefili! Se non li avete visti, dovete assolutamente recuperare! Iniziamo con Tutti Gli Uomini Del Presidente (1976) con Robert Redford e Dustin Hoffman. Due giornalisti del Washington Post, Bon Woodward e Carl Bernstein scoprono per caso la storia del secolo: una campagna truccata che potrebbe arrivare addirittura all’Ufficio Ovale. Tentare un approccio così dettagliato e realistico allo scarno racconto dell’investigazione di Woodward e Bernstein è stato un rischio grosso per il regista Alan J. Pakula e per lo sceneggiatore William Goldman. Sarebbero potuti andare incontro a un flop. Questo era il rischio. Il risultato è uno dei ritratti più intelligenti, nel cinema americano moderno, degli errori politici di

I Grandi Monologhi n°32: Fargo

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"Ti senti una specie di autorità lì dentro, eh? Con quella uniforme del cazzo. Il re dei parcheggi, ma chi cazzo sei? Stronzo. Ecco i limiti della tua vita, la tua piccola sbarra del cazzo. Eccoti i 4 dollari, patetico pezzo di merda."   Carl Showalter   Fargo

I Grandi Monologhi n°31 : Codice d'Onore

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"Tu non puoi reggere la verità. Figliolo, viviamo in un mondo pieno di muri e quei muri devono essere sorvegliati da uomini col fucile. Chi lo fa questo lavoro, tu? O forse lei, tenente Weinberg? Io ho responsabilità più grandi di quello che voi possiate mai intuire. Voi piangete per Santiago e maledite i Marines. Potete permettervi questo lusso. Vi permettete il lusso di non sapere quello che so io. Che la morte di Santiago nella sua tragicità probabilmente ha salvato delle vite, e la mia stessa esistenza, sebbene grottesca e incomprensibile ai vostri occhi, salva delle vite! Voi non volete la verità perché è nei vostri desideri più profondi che in società non si nominano, voi mi volete su quel muro, io vi servo in cima a quel muro. Noi usiamo parole come onore, codice, fedeltà. Usiamo queste parole come spina dorsale di una vita spesa per difendere qualcosa. Per voi non sono altro che una barzelletta. Io non ho né il tempo né la voglia di venire qui a spiegare me stesso a un uo

I Grandi Monologhi n°30: Taxi Driver

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"State a sentire stronzi figli di puttana io ne ho abbastanza, ho avuto anche troppa pazienza e non ho intenzione di... State a sentire stronzi, figli di puttana io ne ho abbastanza, ho avuto anche troppa pazienza, ho avuto anche troppa pazienza, ho avuto troppa pazienza con voi sfruttatori, ladri, drogati, assassini, vigliacchi. Ho deciso di farla finita, ho deciso di farla finita, ho deciso di farla finita, ho deciso di... sei morto!" Travis Bickle Taxi Driver

Sophia Loren: tanti auguri alla mia Regina

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Colgo l'occasione dell'ottantunesimo compleanno di Sophia Loren per parlarvi un po' di lei e di ciò che rappresenta per l'Italia, per Hollywood e soprattutto per me. È difficile trovare le parole per descrivere le ragioni della mia ammirazione nei suoi confronti ma indubbiamente la considero il più grande dono che l'Italia ha potuto fare al mondo del cinema. Sophia Loren a Venezia per la Mostra del Cinema (1955) L a mia venerazione per Sophia nacque principal mente quando vidi per la pr ima vo lta la Ciociara , film in cui recitò da protagonista quando aveva solo 26 anni e r estai davvero colpita dalla sua interpretazione , vi trovai una profonda naturalezz a ma s oprattu tto spontaneità , capac e di scatenare emo zioni travolgenti che vanno ad arr icchire la già di per s é straziante sceneggiatura . L a recitazione di S ophia si riconfer ma per me un concentrato di emozioni in ogni  suo film successi vo, e tra i miei preferit i conto Matrimonio all

Guida Alla Prossima Stagione Cinematografica: Parte IV

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Ultimo post dedicato alla nostra guida per conoscere quali sono i film più attesi in uscita. Buona lettura! IL CASO FREDDY HEINEKEN Nel 1983 il re della birra Freddy Heineken (Anthony Hopkins) venne rapito insieme al suo autista in quello che è stato definito “il più famoso sequestro del XX secolo”. Il riscatto pagato? 50 milioni di dollari. Data di uscita prevista: 1 ottobre . CRIMSON PEAK La regia è di Guillermo del Toro . Il cast comprende la bravissima Jessica Chastain e Tom Hiddleston e Mia Wasikowska, assolutamente perfetta in versione dama vittoriana nella casa dei fantasmi. Inghilterra, XIX secolo. La scrittrice Edith sposa Sir. Thomas, fratello della possessiva Lady Lucille. La spettrale abitazione vittoriana in cui vanno a vivere gli sposi racchiude però oscuri presagi. Data di uscita prevista: 22 ottobre. IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI Julia Roberts non è mai stata così cupa nella sua carriera, è un’opportunità per il mondo intero vederla fare

Guida Alla Prossima Stagione Cinematografica: Parte III

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Continua la nostra guida per conoscere i film in uscita in questa stagione! LIFE 1995: l’ambizioso fotografo Dennis Stock incontra James Dean (il bravissimo Dane DeHaan) a una festa a casa del regista Nicholas Ray e decide di dedicargli un ritratto per il magazine Life. I due cominceranno così un lungo viaggio che li porterà a New York e in Indiana, nel ranch dov’era nato Dean. Il film racconta la nascita di un mito. Imperdibile. Data di uscita prevista: 8 ottobre . BY THE SEA Per la regia di Angelina Jolie e con protagonisti la stessa diva e il bel marito Brad Pitt . Sono la coppia cinematografica più ambita dal gossip. Il trailer ha fatto il record di visualizzazioni. La critica già storce il naso, ma a noi non interessa. I box office di tutto il mondo sono pronti a fare il pieno perché la curiosità di vedere questa bellissima coppia sullo schermo è davvero tanta! Vanessa, un’ex ballerina e Roland, uno scrittore sono una coppia sposata in viaggio per la Franci