I Grandi Classici: Precious
Tratto dal romanzo “Push”
della scrittrice e poetessa Sapphire, questo film ha molto più da dire, fin
dall’inizio, della maggior parte dei piccoli film indipendenti. E anche detto
questo, non c’è molto che possa prepararvi alla sua pura potenza e al suo
viaggio verso l’accettazione di sé e la speranza.
Lee Daniels è riuscito a
mettere insieme qualcosa che non sembrava davvero possibile. Il pubblico viene
subito messo alla prova con un’eroina difficile anche da guardare, tanto
dolorosamente estremi sono il suo dolore, la sua disperazione ed anche la
sfortuna. Ma quasi subito, si entra nella sua testa, condividendo le sue
fantasie di essere la spettacolare e idolatrata star di un evento esclusivo. Si
trasale alla sua cotta destinata al fallimento, al modo in cui viene
maltrattata, alle dimensioni dell’odio che prova per se stessa quando si
immagina come una ragazza bionda e magra. Non molto dopo, ci si ritrova
pienamente identificati con lei, facendo appieno l’esperienza della sua vita.
Gabourey Sidibe non sembra
mai recitare. La sua Precious mantiene un atteggiamento impassibile, rendendo
ancora più intensi gli attimi di paura, rabbia o, più raramente, felicità che
espone quando viene indotta a farlo.
Precious è ambientato ad
Harlem, ma è dedicato alle ragazze preziose di ogni luogo, e riesce a far
pensare seriamente lo spettatore a tutti i bambini la cui vita è socialmente
sacrificabile.
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