La Teoria del Tutto - Recensione
Il film é l'adattamento cinematografico del libro "Verso l'Infinito" di Jane Wilde Hawking infatti, ci viene raccontata non tanto la storia di Hawking come astrofisico ma quella di Hawking come uomo e padre di famiglia. La malattia. I suoi cambiamenti e le difficolta che lui e le persone a lui vicine hanno affrontato. Hawking non perde mai il sarcasmo e la velocità di spirito che ancora oggi lo caratterizzano. Altro punto interessante che la pellicola sviluppa e il contrasto tra la profonda fede in Dio di Jane e il fatto che Hawking creda solo alle verità dimostrabili, cosa che li porterà a scontrarsi in più di un occasione.
La stessa storia, ovvero l'inizio della carriera di Hawking, aveva già ispirato il film per la tv prodotto dalla BBC Hawking dove l'astrofisico veniva interpretato da Benedict Cumberbatch, il regista de " La Teoria del Tutto " James Marsh (premio oscar per Man on Wire) sceglie di raccontare la storia di un uomo eccezionale e complesso come Hawking non dal punto di vista esterno ma dal punto di vista dela moglie portandone fuori i sentimenti facendone così il punto di forza del film.
A rendere ancora più godibile il film ci pensano Felicity Jones nei panni di Jane Hawking e Eddie Redmayne (Golden Globe per questo ruolo) che ci dimostra come uno sguardo può valere più di mille parole.
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