Era il 1977 quando il primo episodio di Star Wars faceva la sua comparsa nei nostri cinema. Lucas con la sua opera si accingeva a creare una pietra miliare della storia del cinema, raccogliendo in un unico film i generi classici del western e del film d'avventura portandoli in un contesto fantascentifico mai immaginato prima. Si possono notare infatti le citazioni volute (e non) da Lucas in tutta la triloga originale (1977-1983) : dal classico western per l'impostazione del personaggio di Han Solo alla più sofisticata citazione di Maria, il robot di Metropolis di Fritz Lang (1927) per C-3PO.
Maria e C-3PO messi a confronto; nel mezzo un'illustrazione
due scene messe a confronto: a sinistra Star Wars a destra Sfida Infernale (1946)
Lucas con la sua space opera non solo ridefinisce il genere Sci-Fi degli ultimi anni ma si fissa nell'immaglinario di una generazione; io stessa pur essendo nata un paio di decadi dopo posso dire di essere cresciuta con questi film.
Una generazione dopo Lucas decide di riprendere in mano la sua creatura e tornare indietro nel tempo, raccontando come tutto è cominciato, con una nuova trilogia.
ora a dieci anni di distanza con la regia di JJ Abrams e una produzione Disney siamo in attesa di una terza trilogia, speriamo non deluda le nostre aspettative e sia al livello dell' originale.
intanto vi lascio il link del trailer.
"Ciao, papà. Sai, mi ricordo una vita fa, quando ero poco più alto di un metro, pesavo al massimo 30 chili, ma ero ancora tuo figlio. Quei sabati mattina che andavo a lavorare col mio papà e salivo su quel grande camion verde. Mi sembrava che quello fosse il camion più grande dell'universo, papà. Mi ricordo quant'era importante il lavoro che facevamo, e che se non era per noi, la gente sarebbe morta di freddo. Per me tu eri l'uomo più forte del mondo, papà. Ti ricordi quei filmini quando mamma si vestiva come Loretta Young? E i gelati, le partite di football, Wayne e Tonno? Il giorno che partii per la California per poi tornare a casa con l'FBI che mi dava la caccia, e quell'agente dell'FBI che dovette mettersi in ginocchio per mettermi le scarpe, e tu dicesti "Quello è il tuo posto figlio di puttana, ad allacciare le scarpe a George". Quella si che fu bella. Fu veramente speciale. Ricordi, papà? E quella volta che mi dicesti che i soldi non son
“Cogli l’attimo, cogli la rosa quand’è il momento. Perché il poeta usa questi versi? Perché siamo cibo per i vermi, ragazzi. Perché, strano a dirsi, ognuno di noi in questa stanza un giorno smetterà di respirare: diventerà freddo e morirà. Adesso avvicinatevi tutti, e guardate questi visi del passato: li avrete visti mille volte, ma non credo che li abbiate mai guardati. Non sono molto diversi da voi, vero? Stesso taglio di capelli, pieni di ormoni come voi e invincibili, come vi sentite voi. Il mondo è la loro ostrica, pensano di esser destinati a grandi cose come molti di voi. I loro occhi sono pieni di speranza: proprio come i vostri. Avranno atteso finché non è stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale? Perché vedete, questi ragazzi ora sono concime per i fiori. Ma se ascoltate con attenzione li sentirete bisbigliare il loro monito. Coraggio, accostatevi! Ascoltate! Sentite? Carpe, Carpe diem, Cogliete l’attimo, ragazzi! Rendete straordinaria la vo
"Vedo nel Fight Club gli uomini più forti e intelligenti mai esistiti. Vedo tutto questo potenziale. E lo vedo sprecato. Porca puttana, un'intera generazione che pompa benzina, serve ai tavoli, o schiavi coi colletti bianchi. La pubblicità ci fa inseguire le macchine e i vestiti, fare lavori che odiamo per comprare cazzate che non ci servono. Siamo i figli di mezzo della storia, non abbiamo né uno scopo né un posto. Non abbiamo la grande guerra né la grande depressione. La nostra grande guerra è quella spirituale, la nostra grande depressione è la nostra vita. Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinti che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock star. Ma non è così. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene!" Tyler Durden Fight Club
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