I tre moschettieri del cinema italiano
Non so se sono solo io ad essere orgogliosa di questi tre registi che rappresenteranno l'Italia al prossimo Festival di Cannes o se anche voi condividete lo stesso sentimento. Ad ogni modo, il miglior cinema italiano in gara sulla Croisette, con i suoi tre moschettieri che, immediatamente dopo la conferma ufficiale arrivata da Parigi, diffondono una foto di gruppo destinata a fare storia: «Siamo felici e orgogliosi di rappresentare l’Italia in concorso al prossimo Festival di Cannes - dichiarano in un comunicato congiunto -. Siamo consapevoli che è una grande occasione per noi e per tutto il cinema italiano. I nostri film, ognuno a suo modo, cercano di avere uno sguardo personale sulla realtà e sul cinema; ci auguriamo che la nostra presenza a Cannes possa essere uno stimolo per tanti altri registi italiani che cercano strade meno ovvie e convenzionali» In mezzo, nella foto, c’è il fratello maggiore, Nanni Moretti, che al Festival porterà Mia madre, cronaca dolente e coraggiosamente autobiografica di un evento cruciale nella vita di ognuno. Al centro della pellicola, già in pole position per possibili riconoscimenti, la protagonista Margherita Buy, alter-ego morettiano, che sullo schermo è una regista di successo alle prese, da una parte con l’evento tragico, dall’altra con il film che sta girando.
Accanto a Moretti, da un lato e dall’altro, quelli che, percorrendo diversissime strade, hanno raccolto la sua eredità autoriale, compresi i modi schivi e la scelta precisa di esprimersi molto con le immagini e poco con le parole. Matteo Garrone porta a Cannes Tale of tales («Il racconto dei racconti»), tratto dalle novelle di Basile e interpretato da Salma Hayek e Vincent Cassel. Un’immersione sorprendente in un universo di fiabe arcaiche che particolarmente si prestano al gusto pittorico dell’autore. Paolo Sorrentino, a poco più di un anno dall’Oscar per «La grande bellezza», ritorna sulla Croisette con La giovinezza che, come ha detto il direttore del Festival Thierry Fremaux presentando il cartellone della rassegna, parla invece della vecchiaia. Mattatori, sullo sfondo di un lussuoso resort alpino, Michael Caine e Harvey Keitel, rispettivamente nei ruoli di un direttore d’orchestra in pensione e di un regista sul set di quello che, molto probabilmente, sarà il suo ultimo film.
Mi permetto di fare un'appunto finale sul Festival di Cannes che si accinge ad iniziare. Sul Red Carpet sono vietati i selfie. "Non vogliamo vietarli perché non siamo la polizia, ma ci permettiamo di lanciare una piccola campagna per diminuirli". Fremaux prima di annunciare la selezione ha definito "una pratica ridicola" quella dei selfie sul tappeto rosso del festival, che negli ultimi anni è diventata molto più che una moda. Poveri attori e attrici! Non potranno nemmeno farsi una foto ricordo! Siete d'accordo con quanto è stato previsto dalla direzione del Festival? Diteci la vostra!
Commenti
Posta un commento