I Grandi Monologhi n°1: Pulp Fiction
Questo orologio che ho qui fu visto e acquistato dal tuo grande bisnonno
durante la prima guerra mondiale. Fu comprato in un negozio di
cianfrusaglie a Knoxville, nel Tennessee, prodotto della prima ditta che
abbia mai fatto orologi da polso – fino ad allora si portavano
solamente orologi da taschino. Sì, è stato comprato dal valoroso
patriota Errayn Coolidge il giorno in cui si è imbarcato per Parigi. Il
tuo bisnonno aveva questo qua durante la guerra: non se n'è mai staccato
fino alla fine dei combattimenti. E dopo aver fatto il suo dovere,
tornò a casa dalla tua bisnonna, si tolse l'orologio dal polso, lo mise
in un barattolo da caffè ed è lì che è rimasto finché tuo nonno Dane
Coolidge non fu chiamato dal suo Paese perché andasse di nuovo a servire
la patria. E... era la seconda guerra mondiale questa volta. Il tuo
bisnonno ha dato quest'orologio a tuo nonno per buona sorte.
Sfortunatamente, a Dane è andata peggio che al suo vecchio padre. Lui
era un marine ed è rimasto ucciso con tutti gli altri marines nella
battaglia di Wake Island. Tuo nonno stava affrontando la morte: lui lo
sapeva. Nessuno di loro poteva illudersi che avrebbe mai lasciato
quell'isola da vivo. Così, tre giorni prima che i giapponesi prendessero
l'isola, tuo nonno chiese a un artigliere addetto all'aviazione
militare, di nome Winacki, un uomo mai visto prima in vita sua, di
consegnare al suo figlioletto – da lui mai visto in carne ed ossa, il
suo orologio d'oro. Tre giorni dopo tuo nonno rimase ucciso, ma Winacki
mantenne la sua parola. Alla fine della guerra, andò a fare visita a tua
nonna, per consegnare a tuo padre, bambino, l'orologio d'oro del suo
papà: quest'orologio. Tuo padre l'aveva ancora al polso quando è stato
abbattuto sopra Hanoi. L'hanno catturato e messo in un campo di
prigionia vietnamita. Sapeva che se quelli avessero visto il suo
orologio gliel'avrebbero confiscato, eh, portato via. Per come la vedeva
tuo padre, quest'orologio era tuo di diritto, che fosse dannato se quei
musi gialli mettevano le manacce sui beni di suo figlio. Così l'ha
nascosto nel solo posto dove sapeva di poterlo fare: nel sedere, per
cinque lunghi anni ha tenuto l'orologio infilato nel sedere. Poi è morto
di dissenteria,
mi ha dato l'orologio. Ho nascosto questo scomodo pezzo di metallo nel
sedere per due anni. Poi, finalmente, sono stato rimandato a casa dalla
mia famiglia. Adesso, giovanotto, consegno a te l'orologio.
Capitano Koons
Pulp Fiction
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