Il mio primo Far East Film Festival
Dal 20 al 28 aprile 2018 la città di Udine ha ospitato la ventesima edizione del Far East Film Festival,
una vera e propria mostra di film asiatici con tanto di premiere
mondiali, incontri con il cast e ambitissimi premi, definito come “la
più ricca rassegna di cinema dell’Estremo Oriente in Europa”.
La regina indiscussa di questa edizione del festival è stata l’iconica attrice taiwanese Brigitte Lin, alla quale è stato consegnato l’ambitissimo Gelso d’Oro alla Carriera e dedicata un’intera retrospettiva al Cinema Visionario. Subito dopo la premiazione, la proiezione di Hong Kong Express (1994) che vede la diva protagonista e alla quale ho avuto il piacere di assistere.
L’incontro con il cast di One Cut of The Dead, film giapponese nato dalla Scuola di Tokyo per aspiranti attori e registi, è sicuramente il ricordo più magico dell’intero festival: la standing ovation terminato il film, il cast di che si riunisce per le foto con i fans e le pose zombie.
I film che mi hanno colpito di più sono sicuramente l’horror slapstick One cut of the dead, il war drama Battleship Island, l’action comedy Midnight Runners, la commedia cinese City of Rock, Tampopo e Forgotten, quest’ultimo prossimamente disponibile anche su Netfilx Italia.
Che dire, sicuramente il Far East di Udine è un’ottima occasione per ogni cinefilo non solo per entrare in contatto con i film che hanno fatto la storia del cinema dell’Estremo Oriente ma più generalmente per dissetare la propria sete di cinema.
In questa edizione sono stati presentati ben 81 lungometraggi
provenienti da ogni angolo del continente asiatico: Giappone, Corea del
Sud, Cina, Filippine, Vietnam, Thailandia, Indonesia, Malaysia.
Grazie all’Università Ca’ Foscari di Venezia ho avuto l’occasione di partecipare al Festival come accreditata per i primi 5 giorni
di rassegna, durante i quali ho potuto assistere a numerose proiezioni
(almeno tre al giorno). Gli spettacoli erano tutti concentrati in due
sale: la principale, ovvero il Teatro Nuovo e il Cinema Visionario.
La facciata del Teatro Nuovo, il vero “cuore” del Festival. |
All’interno del Teatro Nuovo erano presenti due shop,
uno per i vari gadget del Festival e l’altro tutto dedicato a dvd e
bluray di film asiatici, dai più datati, recenti o presentati al FEFF a
quelli di più difficile reperimento.
La serata di apertura ha proposto il blockbuster action coreano Steel Rain di Yang Woo-seok, prodotto da Netfilx, uscito a dicembre 2017 in patria e visibile per la prima volta al di fuori dalla Corea.
Brigitte Lin sul palco del Teatro Nuovo Giovanni da Udine |
L’incontro con il cast di One Cut of The Dead, film giapponese nato dalla Scuola di Tokyo per aspiranti attori e registi, è sicuramente il ricordo più magico dell’intero festival: la standing ovation terminato il film, il cast di che si riunisce per le foto con i fans e le pose zombie.
I film che mi hanno colpito di più sono sicuramente l’horror slapstick One cut of the dead, il war drama Battleship Island, l’action comedy Midnight Runners, la commedia cinese City of Rock, Tampopo e Forgotten, quest’ultimo prossimamente disponibile anche su Netfilx Italia.
Che dire, sicuramente il Far East di Udine è un’ottima occasione per ogni cinefilo non solo per entrare in contatto con i film che hanno fatto la storia del cinema dell’Estremo Oriente ma più generalmente per dissetare la propria sete di cinema.
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